La 38^ rievocazione storica della Stella Alpina è ai nastri di partenza: l’appuntamento è dall’8 al 10 settembre 2023 nell’incomparabile scenario delle Dolomiti. Voluta, rilanciata e organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano, la Stella Alpina 2023 è una manifestazione turistico-culturale con 70 prove di abilità suddivise nelle tre giornate e inserite in un affascinante percorso lungo oltre 460 chilometri. Per la sua rilevanza, inoltre, l’evento gode dei prestigiosi patrocini del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Comune di Trento e del Comitato Paralimpico Provinciale di Trento.
La nuova rievocazione a cura di ASI vuole rinverdire i fasti di un grande nome nel panorama motoristico internazionale, con una tradizione che risale agli anni ’40 e ’50 del 1900: la Stella Alpina, infatti, nasce nel 1947 come gara internazionale per vetture sport e turismo e, fino al 1955, ha portato sulle strade delle Dolomiti i più grandi campioni dell’automobilismo e le auto più blasonate dell’epoca. Un ritorno in grande stile che vedrà sfilare sugli storici percorsi della manifestazione gli stessi veicoli che sono stati protagonisti di una storia irripetibile: mantenere vivo e promuovere un marchio come quello della Stella Alpina vuol dire mantenere viva una delle eccellenze che contraddistingue l’Italia in tutto il mondo.
Attesa da tutti gli appassionati di motorismo storico, la Stella Alpina 2023 torna sui tornanti del Trentino per unire la cultura del motorismo alle tradizioni e alle bellezze naturalistiche del territorio. Venerdì 8 settembre è prevista la partenza da Trento per percorrere la Valsugana, il passo Redebus, la Val di Fiemme e raggiungere la Val di Fassa e Canazei. Sabato 9, partendo da Canazei, si percorreranno i passi dolomitici resi noti dalla storica Stella Alpina e dalle imprese ciclistiche: il Passo Sella con transito a Corvara, il Passo Falzarego con sosta a Cortina, la perla delle dolomiti, il passo Giau fino ad Alleghe, il passo Staulanza con passaggio ad Agordo e, da ultimo, il passo Valles per raggiungere Moena e Canazei. Domenica 10 settembre, infine, rientro a Trento attraverso il passo di Costalunga per raggiungere Lavis e concludere a Villa Madruzzo.
La partecipazione è aperta alle auto storiche suddivise nelle categorie “Legend” (costruite fino al 1955) e “Celebration” (costruite fino al 1973). Oltre ai premi dei vari raggruppamenti, verrà assegnato il “Trofeo ASI Stella Alpina” alla vettura più rappresentativa tra quelle che avevano preso parte ad una delle edizioni 1947-1955.
“Stella Alpina 2023”, oltre a far sfilare 70 auto storiche di grande pregio e bellezza, sarà un evento dinamico a “impatto zero” grazie alla collaborazione tra ASI Green e la Magnifica Comunità della Val di Fiemme per la piantumazione di abeti rossi nella foresta colpita dalla tempesta Vaia nel 2018, e sarà una rievocazione inclusiva grazie all’iniziativa “Classica & Accessibile” che vedrà al via un equipaggio di atleti paralimpici (i trentini Paolo Ioriatti e Gabriele Dallapiccola) a bordo di un’auto storica ASI allestita con comandi manuali.
Grandi marchi sostengono la rinascita della “Stella Alpina”: Trentino Marketing, Banca Galileo, Ferrari Trento, Tassoni, Eberhard Italia, MaFra, Per Te Assicurazioni, Fassi, Ronzoni, Zero-Time, Confezioni Andrea Group.
UN’ANIMA GREEN PER LA 38^ RIEVOCAZIONE STORICA DELLA “STELLA ALPINA”
I veicoli storici non fanno parte della cultura “usa e getta”, perché vengono conservati e tramandati di generazione in generazione, divenendo quindi sostenibili per definizione. Un ulteriore contributo alla sostenibilità del motorismo storico arriva grazie all’iniziativa che prende spunto dalla presa di coscienza nei confronti dell’ambiente e della natura. Le emissioni medie dei veicoli – molto limitate a seguito del loro ridottissimo chilometraggio annuale e dell’esiguità del parco circolante – si possono calcolare con precisione, per poi essere compensate piantando nuovi alberi che, una volta adulti, saranno capaci di assorbire CO2 dall’aria a fronte della quantità rilasciata durante manifestazioni e raduni come la “Stella Alpina”.
Piantare nuovi alberi è uno dei modi più efficaci per contrastare la crisi climatica e apportare numerosi benefici alla natura e alle persone che la vivono. Gli alberi, oltre ad assorbire CO2 e altri inquinanti atmosferici, purificano l’acqua, forniscono ombra e quindi mitigano il clima, ma non solo. Rappresentano un habitat vitale per numerose specie animali, fornendo loro cibo e riparo. Non ultimo, gli alberi hanno un impatto positivo sulla nostra salute e il nostro benessere: possono ridurre lo stress, migliorare l’umore e favorire il recupero fisico e psicologico. L’idea viene ora applicata all’edizione 2023 della rievocazione storica della “Stella Alpina” rilanciata e organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano, ente di riferimento nazionale per il motorismo storico.
In collaborazione con la Magnifica Comunità della Val di Fiemme è stato calcolato il quantitativo di CO2 emesso nell’arco dei tre giorni della manifestazione (3 tonnellate) sulla base della lunghezza del percorso (470 km) e del numero di partecipanti (72). Partendo dal presupposto scientifico che un metro cubo di questo tipo di legno è capace di immagazzinare una tonnellata di CO2 è stato deciso di mettere a dimora in Val di Fiemme 100 nuove piantine di abete rosso. Oltre ad essere teatro principale del percorso della “Stella Alpina”, nel 2018 questa zona è stata particolarmente colpita dalla tempesta Vaia.
La messa a dimora di nuove piante è una delle iniziative in grado di completare il passaggio dell’automobilismo storico sotto l’egida dell’ASI verso una sempre maggiore sostenibilità economica, sociale e ambientale. Da parte dei Club appartenenti all’ASI e degli appassionati, il veicolo storico viene da sempre interpretato come patrimonio valoriale e relazionale da custodire e preservare: ora un’ulteriore presa di responsabilità, in particolare nei confronti della tutela dell’ambiente e di conseguenza del clima, testimonia di un’assunzione di ruolo più ampia e di una discesa in campo concreta tramite la rigenerazione boschiva.
Il veicolo storico certificato ASI entra così in una nuova era di consapevolezza, avviandosi sulle strade di domani con il proprio carico di fascino, emozioni e cultura.
UN EQUIPAGGIO DI ATLETI PARALIMPICI AL VIA DELLA “STELLA ALPINA 2023”
Oltre ai prestigiosi patrocini del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e del Comune di Trento, la 38^ Rievocazione Storica della Stella Alpina organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano gode anche del patrocinio del Comitato Paralimpico Provinciale di Trento. A fronte di questa gradita partnership, l’equipaggio che parte con il numero 1 è di quelli davvero speciali. Infatti, a bordo della Lancia Fulvia Montecarlo portacolori del progetto “Classica & Accessibile” promosso da ASI Solidale, ci sono gli atleti paralimpici trentini Paolo Ioriatti e Gabriele Dallapiccola, campioni nazionali e internazionali di Wheelchair Curling (curling in carrozzina).
Con la partecipazione di sportivi diversamente abili si vuole diffondere il messaggio di un motorismo storico che è passione senza barriere, accessibile a tutti. L’ASI è una realtà inclusiva, che fa della condivisione uno dei principali obiettivi delle sue iniziative. La passione per i veicoli storici è trasversale: unisce le persone, crea opportunità di aggregazione e di confronto. Da qui nasce il progetto “Classica & Accessibile”, non solo dedicato agli appassionati diversamente abili ma alla più ampia diffusione di una cultura motoristica che diventa emozione e coinvolgimento.
L’iniziativa targata ASI Solidale, il programma dedicato al “corporate social responsability”, ha portato alla trasformazione di auto storiche con i comandi manuali, che la Federazione mette a disposizione in tutta Italia per coinvolgere i portatori di handicap avvicinandoli al mondo del motorismo storico senza alcuna barriera.
La trasformazione delle auto, come quella usata da Ioriatti e Dallapiccola alla “Stella Alpina 2023”, vede l’applicazione dell’acceleratore a cerchiello di tipo meccanico, che consente di poter accelerare con entrambe le mani in qualsiasi posizione si trovi il volante. C’è poi il freno di servizio a leva, posizionata alla destra del piantone dello sterzo, spingendo la quale (sempre a mano) si ottiene la frenata desiderata. Infine, la frizione automatica consente di cambiare marcia senza dover agire sul pedale originale della frizione: è sufficiente oscurare con la mano la fotocellula presente sul pomello del cambio e il pedale si abbassa automaticamente permettendo il passaggio ad un rapporto più alto o più basso; un sistema di sensori fa sì che sotto la soglia dei 20 km/h il pedale della frizione si abbassi automaticamente portando la vettura in folle.
Altra iniziativa solidale che prende vita nell’ambito della “Stella Alpina 2023” riguarda la donazione in favore della Croce Bianca di Canazei, grazie ai proventi della lotteria benefica che vede in palio due orologi offerti da Eberhard, bottiglie magnum offerte da Ferrari Trento e un cronometro digitale della Zero Time. La donazione verrà utilizzata dalla Croce Bianca di Canazei per acquistare nuovi monitor multiparametrici e nuovi defibrillatori.
UN GRANDE CLASSICO DEGLI ANNI ’50
La Stella Alpina nasce nel 1947 come gara internazionale aperta alle vetture sport e turismo. Sulle ali dell’entusiasmo dell’immediato dopoguerra anche il movimento motoristico trentino fu coinvolto in una sorta di euforia collettiva trasformata nella voglia di fare, di ideare qualcosa di importante. Il primo regolamento della corsa prevedeva che il percorso, diviso in quattro tappe, comprendesse alcuni tratti cronometrati e perciò determinanti ai fini della classifica finale.
La prima edizione, con 51 concorrenti al via fu vinta da un giovane Piero Taruffi in coppia con la moglie su Lancia Aprilia. Nella seconda edizione, il cui percorso venne portato a 1400 chilometri con ben dieci tratti cronometrati, si impose, su 58 concorrenti, un altro nome illustre: Nuccio Bertone su Fiat Stanguellini. Rispetto all’edizione precedente le novità del percorso furono lo Stelvio, la Cima d’Asta e il Garda.
Nel 1949 la gara fu ancora più impegnativa, vennero modificate le tabelle di media con conseguenti incrementi di velocità per le categorie Sport e Turismo, le prove furono portate a 15 e il percorso ebbe ulteriori modifiche: si passò dai laghi di Molveno e di Carezza, dai passi Gavia e Costalunga e dalle stazioni turistiche di Andalo, Folgaria, Enego e Valdagno. La lunghezza del percorso passò a 1.480 chilometri. La vittoria assoluta andò a Franco Simontacchi, su Fiat Stanguellini, che s’impose a sorpresa per soli 12” sul favorito Ovidio Capelli, anche lui su Fiat Stanguellini, sul terzo gradino del podio salì Vittorio Bulgarini su Cisitalia.
Nel 1951 i concorrenti al via furono 96, campioni del volante e specialisti delle gare di montagna appartenenti a scuderie di prestigio come la milanese Sant’Ambroeus e la neonata Trentina. Il pronostico era diviso alla pari tra Salvatore Ammendola, già vincitore nel 1950 e al via con una Ferrari 340 ed Enrico Anselmi su Lancia Aurelia GT fresco vincitore della Coppa delle Dolomiti e primo di classe alla Mille Miglia. Dopo sette impegnative prove cronometrate la vittoria andò ad Ammendola seguito da Luigi Valenzano su Lancia Aurelia e da Augusto Saraceni su Ferrari.
Nel 1956 la storia della Stella Alpina si ferma. Bisognerà attendere fino al 1984 per assistere alla prima rievocazione organizzata dalla Scuderia Trentina con la formula della regolarità classica aperta alle vetture storiche costruite fino al 1955.