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Passati i difficili anni del primo dopoguerra, duri e fatti di sacrifici e rinunce, all’inizio degli anni ’50, finalmente, timidi segnali di ripresa economica iniziano a sentirsi e finalmente l’industria ricomincia ad investire. La Fiat, finalmente guarda al futuro, senza più semplicemente rinnovare i modelli ancora in produzione, ma modernizzando decisamente la propria gamma. Lo studio della 1100/103 con carrozzeria a scocca portante, soluzione già adottata sulla innovativa e americaneggiante Fiat 1400, inizia appunto all’inizio degli anni ’50, giungendo poi fino all’aprile del 1953, mese in cui la nuova Fiat 1100 viene presentata al grande pubblico e alla stampa. Le aspettative sono molto elevate e la Casa torinese lo sa, motivo per cui, la qualità costruttiva della vettura è molto elevata in relazione al suo costo e la nuova 1100 è anche piacevole e moderna. Al momento del debutto le versioni disponibili sono la “A” e la “B”. La prima è una versione economica, con sedili anteriori separati, piccole economie come aletta parasole singola e assenza di riscaldamento, oltre a soppressione di alcune modanature esterne e scritte. La versione B è invece la più rifinita e sarà quella che infatti otterrà un buon successo di vendite fin da subito. Questa “prima serie” della 1100 viene definita “bauletto”, per via della forma caratteristica del bagagliaio e all’epoca venne messa in vendita a 975.000 lire, cifra sicuramente importante nel 1953, ma nonostante questo, in molti si indebitarono pur di averla.
La Fiat 1100 “E” Ghia Supergioiello è una originalissima fuoriserie realizzata alla fine del 1952 con il nuovo autotelaio “103” a scocca portante che avrebbe debuttato nel 1953 e, di fatto, chiude la carriera della 1100 “E” e della suggestiva serie “Supergioiello” della carrozzeria torinese.
Una vera sfida a quattro cilindri, quella tra la Matchless Silver Hawk e la Ariel Square Four che appaiono all’Earls Court Show di Londra nel 1930. Il motore a quattro cilindri era una scelta inedita per le grandi industrie inglesi avvenuta, purtroppo, nel momento sbagliato a causa della crisi economica alle porte.
Nel 1931, a 56 anni, Ferdinand Porsche fondò il suo studio tecnico indipendente di consulenza, ricerca e progettazione per il settore veicolistico, che permise all’austriaco di spaziare con risultati eccellenti e innovativi in tutti i campi, dalle automobili commerciali, da corsa e da record, ai veicoli militari.
L’intervista a Rob Iannucci, figura carismatica del collezionismo mondiale orientato alle moto storiche da competizione. Il team manager americano, fedele partecipante di ASI MotoShow, racconta la nascita del Team Obsolete, la più grande collezione privata al mondo di due ruote da corsa.
La Fiat Trattori dei tempi d’oro: è quella nata con la presentazione del nuovo marchio con la foglia di Fiatagri, che avrebbe confermato l’azienda come leader del mercato con i nuovi modelli in livrea rossa delle gamme “90” e “66”.