La cerimonia delle premiazioni era inserita tra le molteplici attività che hanno dato vita all’ASI Meeting 2023, come la conferenza dal titolo “I veicoli di ieri sulle strade di domani: garantire il futuro ai mezzi di interesse storico che diventano beni culturali e opere d’arte in movimento”. Domenica 12 febbraio, all’Unione Industriali di Torino, insieme al Presidente ASI Alberto Scuro, sono intervenuti autorevoli relatori come Matteo Marnati (Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte), Ivan Drogo Inglese (Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano), Paolo Pininfarina (Presidente Pininfarina S.p.A. e Vicepresidente ASI), Roberto Giolito (Stellantis Heritage), Gautam Sen (Responsabile Comunicazione della FIVA, Fédération Internationale des Véhicules Anciens), Antonio Ghini (giornalista, direttore del magazine internazionale The Key), Gian Luca Pellegrini (direttore responsabile di Quattroruote e Ruoteclassiche), Roberto Valentini (direttore responsabile La Manovella) e Sergio Remondino (giornalista e scrittore).
L’Assessore Marnati ha evidenziato che “Le istituzioni devono prendere consapevolezza, come fatto in Piemonte, che il patrimonio motoristico tutelato da ASI è indispensabile alla valorizzazione del turismo, della cultura e dell’economia dei territori. I veicoli storici sono come monumenti e come tali è giusto vadano tutelati, nel loro caso anche in tema di libera circolazione.”
In tema di beni culturali anche l’intervento di Ivan Drogo Inglese, che il 19 aprile porterà il motorismo storico – rappresentato da ASI in seno agli Stati Generali del Patrimonio Italiano – al Ministero della Cultura per presentarlo come asset identitario del Paese. Successivamente, sempre al fianco di ASI, parteciperà alla consegna ufficiale delle “Targhe Oro” alle Lancia Flaminia Presidenziali che l’Automotoclub Storico Italiano ha certificato per il Quirinale.
“Per guardare al futuro del motorismo storico – ha poi aggiunto Paolo Pininfarina – ASI può dare un forte impulso basando la sua mission sull’emozione, sviluppando la diffusione della cultura motoristica per arrivare al coinvolgimento dei giovani.” Sulla stessa linea anche Roberto Giolito, inserendo come soggetti attivi anche i costruttori in modo che essi “Partano dal loro passato per creare una cultura del motorismo rilanciando i propri valori e le proprie peculiarità, affinché la passione per i motori diventi anche un privilegiato ambito artistico”.
“Il coinvolgimento dei costruttori è uno degli obiettivi della FIVA – ha ricordato Gautam Sen della Federazione Mondiale – è già avviene in appositi Heritage Forum. L’allargamento della base è un altro passo fondamentale per trasformare il movimento da esclusivo ad inclusivo, da conservatore a dinamico.”
L’esperienza internazionale di Antonio Ghini ha poi fatto riscoprire il grande valore del “Made in Italy”, sottolineando che “Tra i primi dieci marchi automobilistici più presenti nelle cento più importanti collezioni del mondo cinque sono italiani: Ferrari, Alfa Romeo, Maserati, Lamborghini e Fiat. La memoria – ha aggiunto Ghini – è un elemento molto influente nella diffusione di determinate tipologie di veicoli: le persone ricercano ciò che hanno sognato in gioventù e questo, con il passare delle generazioni, escluderà sempre di più i mezzi più datati. Ecco che anche in questo caso torna la necessità di continuare a divulgare la storia motoristica per mantenerne la memoria e far nascere nuovi desideri di collezionismo”.
Uno degli scogli più pericolosi per il motorismo storico di domani è la demonizzazione dell’auto e la crescente tendenza della politica a “Limitare la libertà della mobilità individuale”, come ha osservato Gian Luca Pellegrini. “Fino a qualche decennio fa l’auto era vista come un valore positivo. Tra movimenti ideologici contrari, spinta all’elettrificazione, mortificazione del parco circolante datato da parte delle istituzioni, l’auto sta scomparendo dalla cultura popolare e giovanile. Queste pressioni rischiano di vanificare il lavoro di enti come ASI. Per questo non bisogna adagiarsi sulle piccole vittorie a breve termine ma bisogna continuare a sforzarsi per far contemplare i veicoli storici solo ed esclusivamente come beni artistici e culturali. E poi implementare la passione, l’amore e l’irrazionalità nel tutelare il bello come fa ASI”.
La transizione tecnologica è un altro fattore da tenere a mente quando si parla di futuro per i veicoli storici. La domanda più frequente è infatti sulla reale disponibilità dei carburanti per continuare a farli funzionare. La rassicurazione è arrivata da Roberto Valentini, con un approfondimento sugli “efuels”, i combustibili sintetici. “Sono già realtà – ha confermato Valentini – sono già in produzione e in uso, i primi a crederci sono proprio i costruttori. Va poi ricordato che, sin dalle origini, i motori termici sono sempre riusciti a digerire qualsiasi combustibile e nel caso degli efuels sarà ancora più semplice perché del tutto equiparabili ai carburanti di origine fossile.”
Infine, Sergio Remondino ha chiuso l’interessante approfondimento ribadendo il ruolo fondamentale dell’editoria di settore – compresa anche tra le molteplici attività di ASI – oggigiorno in piena transizione tra carta e digitale. “Il web è una realtà immensa e dalle straordinarie potenzialità – ha detto Remondino – ma è bene prestare molta attenzione alla revisione delle notizie e all’analisi delle fonti per evitare la creazione e la divulgazione di falsi storici.”