Musei e collezionisti da tutta Europa hanno partecipato alla 25^ edizione della Vernasca Silver Flag, organizzata dal Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca dal 10 al 12 settembre. Sin dalla sua nascita, la Vernasca Silver Flag si caratterizza per la formula del concorso dinamico, esaltando il significato culturale dell’auto storica da competizione e rinunciando ad ogni forma di confronto con il cronometro. Tutto nasce come rievocazione storica di quella che dal 1953 al 1972 è stata un’importante cronoscalata, la Castell’Arquato Vernasca, oggi festival del motorismo storico capace di catalizzare l’attenzione internazionale degli appassionati. Un appuntamento unico, riconosciuto proprio per la bellezza e la rarità delle auto iscritte, oltre che per il fascino dei luoghi e l’ospitalità generosa della gente emiliana. Il tutto, inoltre, ne ha garantito l’inserimento nel calendario di ASI Circuito Tricolore come ottavo appuntamento dell’anno.
Gli organizzatori hanno dedicato la tematica 2021 ai “Musei in movimento”: un modo per rimarcare quanto le automobili siano testimonianza fondamentale per raccontare il secolo appena concluso, spaziando dall’evoluzione stilistica alla storia dello sport e a quella del costume. Le auto, quindi, sono uscite dai più prestigiosi musei italiani e stranieri per raggiungere Castell’Arquato, raccontare la propria storia, trasmettere emozioni e lasciare un’eco come segno imperituro di bellezza. Ha partecipato anche la Lancia Stratos HF della Collezione ASI Bertone, con al volante un vero pilota d’eccezione: Arturo Merzario.
Tra i tanti premi e riconoscimenti assegnati alla fine dell’evento, segnaliamo i “Best of Show” consegnati nelle mani di Massimiliano Bettati per la sua Chrysler 75 del 1929 e di Massimiliano Stancari per la Auto Avio Costruzioni 815 del 1940; i premi speciali dell’ASI sono andati alla vettura meglio conservata, l’Alfa Romeo Giulietta SZ del 1962 con Biner Bahr, e a quella meglio restaurata, la Mercedes-Benz 300 SL del 1955 con Massimo Sordi; ancora, il premio FIVA è stato attribuito alla Lancia Stratos Gruppo 5 del 1975 portata da Michael Lipps.