L’ANTITRUST SI PRONUNCIA SULLA QUERELLE ACI-ASI SULLE MANIFESTAZIONI DI REGOLARITÀ

Con provvedimento del 17 dicembre 2024, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha definito il procedimento sorto a seguito della segnalazione di ASI e di alcuni club federati in ordine all’organizzazione e allo svolgimento di manifestazioni di regolarità riservate ai veicoli storici.

L’Autorità, all’esito di un’approfondita istruttoria, ha ribadito che tale tipologia di eventi ha carattere non agonistico e ciò deve portare a escludere, sempre e comunque, qualsivoglia tentativo di ingerenza da parte della Federazione Sportiva di riferimento per il settore automobilistico.

Su queste basi, già consolidate in numerosi giudizi amministrativi che hanno visto le ragioni di ASI sempre riconosciute, l’AGCM ha statuito che “l’egida di ACI” deve “obbligatoriamente sussistere soltanto per le manifestazioni agonistiche”, alle quali in alcun modo possono essere ricondotte le prove di regolarità inserite nell’ambito delle iniziative territoriali ludico-amatoriali promosse da ASI e dai suoi club federati.

Pertanto, nessun dubbio interpretativo può validamente e legittimamente esser sollevato con riguardo all’organizzazione delle manifestazioni di regolarità riservate ai veicoli di cui all’art.60 del Codice della strada, che potranno esser liberamente promosse da ASI e i suoi Club federati senza alcuna necessità di preventivi pareri “sportivi”.

Il provvedimento dell’Antitrust ha confermato che ACI detiene una posizione dominante sul mercato, che le attività di segnalazione fatte erano improprie e che la reiterazione delle stesse potrebbe configurare un abuso quando dagli effetti prodotti sugli eventi organizzati derivino tangibili e comprovate conseguenze economiche. Era quanto ASI aveva l’obiettivo di chiarire e chiesto di accertare. Anche questa volta, dunque, la segnalazione di ASI era più che giustificata. Nel caso di specie il fatto che la segnalazione di ASI abbia comportato, già durante il corso dell’istruttoria, la cessazione da parte di ACI delle condotte oggetto della segnalazione stessa e la complessità di valutare con esattezza le conseguenze economiche sul mercato di riferimento, hanno indotto l’AGCM a non irrogare sanzioni.

Definita così l’annosa querelle, che ha visto sempre riconfermate, in ogni sede, le ragioni di ASI, è sperabile che le manifestazioni di regolarità possano ora svolgersi in un clima di ritrovata serenità.

Molto soddisfatto il Presidente ASI Alberto Scuro, che ritiene questo pronunciamento “Un ulteriore passo avanti verso un chiarimento delle rispettive competenze e una proficua collaborazione tra i due Enti, che hanno recentemente riaperto un positivo dialogo basato sul rispetto reciproco e sulla consapevolezza che una sinergia tra due realtà così diverse possa portare grande beneficio al settore e agli appassionati. Il fatto che, chiarito il merito della questione (le già citate competenze), non sia stata irrogata alcuna sanzione ad ACI è per noi cosa molto positiva perché il nostro scopo è quello di dare vita ad attività di promozione del motorismo storico nel pieno rispetto delle norme vigenti e non certo quello di arrecare danni ad altre realtà che operano nel settore”.