DA VENERDÌ 12 A DOMENICA 14 MAGGIO, L’AUTODROMO DI VARANO DE’ MELEGARI SI TRASFORMA IN UN MUSEO A CIELO APERTO CON LA 20^ EDIZIONE DELLA KERMESSE INTERNAZIONALE CHE VEDE LA PARTECIPAZIONE DI 700 MOTO STORICHE E DEI GRANDI CAMPIONI
Le moto storiche della Polizia aprono ufficialmente la 20^ edizione di ASI MotoShow, la grande kermesse internazionale dedicata alla storia delle due ruote organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano all’Autodromo di Varano de’ Melegari, da venerdì 12 a domenica 14 maggio. ASI MotoShow è un museo a cielo aperto, un museo dinamico, sonoro, pieno di vita e di energia e quest’anno ha richiamato 500 appassionati partecipanti che scenderanno in pista con oltre 700 moto storiche in rappresentanza di ogni epoca e tipologia, dai “cinquantini” alle regine del motomondiale.
Una folta pattuglia di moto storiche e moderne provenienti dagli autocentri territoriali della Polizia Stradale e delle Questure darà il via alla festa dei motori che per tre giorni animerà l’autodromo, con presenze italiane e straniere sensibili al richiamo di cilindri e pistoni e da appuntamenti imperdibili: le mostre e le parate delle Ducati in onore dei suoi recenti trionfi sportivi; le “Ragazze del Sol Levante” con oltre 100 iconiche moto giapponesi in pista (Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Honda…); i 100 anni di produzione motociclistica BMW; le incredibili Moto Guzzi da gran premio, dalle bicilindriche degli anni ’30 fino alla mitica “8 cilindri”; le irruenti “125” degli anni ’80 e ’90 e gli spensierati “cinquantini”. La “nonna” di tutte è la Chizzolini del 1897: costruita 126 anni fa a Brescia dai fratelli Carlo, Emilio e Vittorio Chizzolini è un po’ moto e un po’ auto (tecnicamente è un “quadriciclo”), perché è spinta da un piccolo motore De Dion-Bouton di soli 211 cc, ha il manubrio, due posti in tandem ma quattro ruote (anch’esse di derivazione motociclistica).
Nello Spazio ASI al centro del paddock non mancheranno i momenti di incontro e gli approfondimenti culturali, come le conferenze di sabato 13 maggio “Gilera versus Guzzi: fu vera rivalità?” e “I misteri di Marama-Toyo” (colui che portò lo “speedway in Italia all’alba del ‘900) e quella di domenica 14 maggio dedicata alla “Yamaha TZ, la moto da corsa democratica”. E ancora, la mostra fotografica a cura del Registro Storico Aermacchi ricorda la tragedia che 50 anni fa colpì i piloti Renzo Pasoli e Jarno Saarinen durante il GP delle Nazioni a Monza nel 1973. Il Registro Storico Gilera espone le rarissime 350 Gran Sport del 1930 e 500 VTEGS “8 bulloni” del 1939. Arrivano direttamente dal Museo Benelli di Pesaro una delle prime “175” del 1928, il Leoncino del dopoguerra, la poderosa “750” sei cilindri degli anni ’70, alcune MotoBi da corsa e i caratteristici ciclomotori a ruota piccola che diedero vita ad un nuovo settore molto in voga negli anni ’60. Sono attese molte altre perle rare provenienti dall’estero: dagli USA la Arter Matchless G50 “Wagonwheels” del 1971 (Collezione Robert Iannucci-Team Obsolete), dalla Slovenia la Opel Motoclub del 1928 (Museo Petja Grom), dalla Francia la Munch Mammouth 1200 del 1968 protagonista dell’omonimo film con Gérard Depardieux.
All’ASI MotoShow c’è sempre un filo rosso che lega il passato al presente, i grandissimi di ieri e di oggi. I campioni di motociclismo di ogni epoca, infatti, si riuniscono per festeggiare la ventesima edizione dell’evento, tutti insieme per la Grande Parata di domenica 14 maggio. Tra i supereroi che si cimenteranno in pista, in sella alle moto con le quali hanno vinto, ci saranno numerosi campioni del mondo: Pierpaolo Bianchi (3 titoli), Eugenio Lazzarini (3 titoli), Carlos Lavado (2 titoli), Marco Melandri (1 titolo), Franco Uncini (1 titolo) e ancora i vicecampioni del mondo Jean Francois Balde, Gianfranco Bonera e Rolf Blatter. La griglia di partenza di Varano sarà il “red carpet” più titolato dell’anno, proprio in occasione del 40° anniversario dalla prima competizione motociclistica ospitata dall’impianto emiliano nel 1983.
“La motocicletta – ricorda Alberto Scuro, presidente ASI – rappresenta una parte importantissima della storia del motorismo e merita enorme considerazione. ASI MotoShow continua a rappresentare il fiore all’occhiello delle nostre attività, perché è l’espressione della filosofia di un Ente dinamico e adeguato ai tempi, pur mantenendo il pieno rispetto dei mezzi, della storia e dei personaggi che hanno contribuito a scriverla. C’è magia in tutto questo. Amicizia, allegria e condivisione sono gli ingredienti fondamentali e insostituibili di ASI MotoShow. Anno dopo anno abbiamo visto aumentare il numero e la qualità dei mezzi che si esibiscono a Varano, dove la vera festeggiata non è solo la motocicletta, in tutte le sue declinazioni e in tutte le sue epoche, ma anche la passione che nella vita di paddock si vive nel senso più puro del termine: è una sensazione forte e palpabile”.
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