Il Topolino Autoclub Italia, fondato nel 1977, conta oggi oltre 350 soci. La Fiat 500 Topolino, costruita dal 1936 al 1955, ha traghettato l’Italia dal Fascismo al dopoguerra ed è uno straordinario strumento di condivisione della consapevolezza storica. Superando le logiche e i limiti del “classico” raduno per auto storiche, questo club federato ASI ha progettato una serie di itinerari che porteranno alla scoperta delle strade consolari, come pure delle grandi statali e dei passi alpini d’Italia. Un “viaggio di approfondimento” intitolato “Le strade della Topolino” e in programma dal 26 aprile al 2 maggio 2020 con partenza dal parco dell’Appia Antica, a Roma, e arrivo finale a Matera, lungo il tracciato della Strada Statale 7.
Percorrendo la via Appia non saranno organizzate visite guidate ma incontri, dibattiti, tavole rotonde: momenti di condivisione attiva, molto diversi dalle tappe turistiche di un viaggio organizzato. Lo scopo del club è che il viaggiare diventi l’occasione per suscitare interrogativi, individuare risposte, alimentare dubbi. Piace l’idea di trovare una via dialettica per comprendere come le strade – siano esse asfaltate, ferrate o vie del cielo – favoriscano lo sviluppo e abbattano le barriere.
Si arriverà, poi, all’Aeroporto di Ciampino, luogo simbolo per la storia dell’aviazione: nato negli anni ‘10 del secolo scorso per i dirigibili, ha ospitato nel 1930 il primo volo in elicottero al mondo. Oggi accoglie nei propri hangar il 31° Stormo e il Genio dell’Aeronautica Militare ed è da qui che decollano i CanadAir della Protezione Civile.
Al museo di Piana delle Orme, che racconta la storia di un territorio dalla bonifica dell’Agro Pontino allo Sbarco di Anzio, si cercherà di comprendere il percorso della creatività, anche attraverso i mezzi militari, in tempo di pace e di guerra.
Abituati a una narrazione che vede il sud come la provincia povera del nord, si andrà alla riscoperta di una realtà, lontana nel tempo, in cui viceversa il meridione conobbe uno sviluppo infrastrutturale straordinario, se è vero che fu tra Napoli e Portici che nacque la prima ferrovia d’Italia, quasi due secoli fa. Il museo FS di Pietrarsa offrirà l’opportunità di ragionare su questi temi.
Un successivo incontro sarà allo stabilimento FCA di Pratola Serra, nato ai tempi dell’accordo Alfa Romeo-Nissan, quindi entrato nel Gruppo Fiat che lo ha convertito alla produzione di motori. Oggi che ci si interroga sulla svolta elettrica, questo appuntamento diventerà l’occasione di ragionare sul passato e il futuro della mobilità individuale.
Il viaggio, infine, porterà alla collezione di carri funebri di Atripalda, per comprendere come anche il momento del congedo sia profondamente legato ai trasporti. E per cogliere le differenze, culturali prima ancora che estetiche, con cui nelle varie zone d’Italia si affronta questa fase della vita.
L’itinerario si concluderà a Matera, non solo per la sua bellezza. La scelta è caduta su questa città perché tutto il progetto del Topolino Autoclub Italia è nato studiando il dossier con cui la città aveva presentato la propria candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019. Il club ha fatto sua l’idea di “costruire, attraverso la cultura che ci tiene insieme, un futuro aperto in tutte le sue declinazioni”. L’esito del viaggio in Topolino sarà condiviso con il Comitato Matera 2019, per capire quello che l’esperienza dello scorso anno ha lasciato in città specie a livello della cultura della mobilità: di quell’istinto al movimento che dalla Magna Grecia agli Angioni ha trovato nella Basilicata un punto di convergenza, con le diaspore migratorie del Secolo breve e la riacquisizione della cultura del ritorno in tempi più vicini a noi.